L'ANALISI
21 Dicembre 2018 - 08:01
Emma e Antonio Marcegaglia con il direttore Roberto Ferrari
CASALMAGGIORE - «Il 2018 è stato un anno complessivamente discreto. Il nostro gruppo ha fatto registrare un più 7 % di fatturato ed ora siamo a 5,3 miliardi di euro, mentre eravamo a 5, considerando le varie attività diversificate». In queste parole di Antonio ed Emma Marcegaglia, figli di Steno, compianto fondatore del più grande operatore globale indipendente nella trasformazione dell’acciaio - nel primo pomeriggio di giovedì 20 dicembre 2018 a Casalmaggiore per il tradizionale scambio di auguri con i dipendenti, insieme al direttore Roberto Ferrari - si delinea la situazione della importante realtà industriale italiana.
«Abbiamo spedito il 3,1-3,2 % in più, pari a un incremento di 150mila tonnellate», ha precisato il presidente. «Siamo al nono posto italiano come gruppo manifatturiero. Siamo soddisfatti, anche se nell’arco dell’anno abbiamo riscontrato un rallentamento della domanda, con un calo dei prezzi, legato anche alla frenata del settore automotive. Prevediamo un 2019 un po’ in salita».
A Casalmaggiore, vera «punta di diamante» del gruppo, come ha osservato Emma (che oltre ad affiancare il fratello nell’azienda di famiglia è presidente dell’Eni), la performance, per la produzione dei tubi di alto valore, è stata notevole: «Abbiamo registrato un più 10% di spedizioni. Un record storico, giornaliero, mensile e annuale». Quest’anno «le assunzioni sono state una trentina. Metà derivano da pensionamenti, metà sono nuove. Attualmente la forza lavoro è di 480 unità ma nel 2019 pensiamo si possa arrivare a 500, anche perché prevediamo una crescita ulteriore».
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