L'ANALISI
05 Dicembre 2018 - 08:38
VHO DI PIADENA - «Quando l’anno scorso ho visto che l’orfanotrofio Almaz in cui ero stato ospite era stato chiuso e che i bambini erano finiti in strada, in seguito alla morte della fondatrice, mi sono sentito in dovere di fare qualcosa». Così Fikru Rech, 22enne etiope adottato con il fratello minore Tedi dieci anni da Davide Rech e Patrizia Bini, ha avviato il "Progetto Almaz 2019 ‘Pane e acqua’ nelle strade di Addis Abeba", patrocinato dall’Unione dei Comuni di Piadena e Drizzona, con la collaborazione della cooperativa ‘La Famiglia’, dell’associazione ‘Agnese’s Friends’ e del Centro Aiuti per l’Etiopia. «Io — ha spiegato Fikru sabato pomeriggio nella chiesa di San Pietro a Vho — non ho il potere di far riaprire l’istituto, ma almeno voglio aiutare quei bambini ad avere il minimo necessario, pane e acqua. Il 27 dicembre partirò per una nuova esperienza di volontariato ad Addis Abeba».
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