L'ANALISI
CASALMAGGIORE. COMITATO TRENOPONTETANGENZIALE
19 Novembre 2018 - 10:28
CASALMAGGIORE - Si prospetta un nuovo esposto alla magistratura sulla situazione incresciosa della linea ferroviaria Brescia-Piadena-Casalmaggiore-Parma. Lo ha annunciato nella mattina di lunedì 19 novembre Paolo Antonini, presidente del Comitato TrenoPonteTangenziale, in occasione del presidio organizzato presso la stazione di Casalmaggiore, in contemporanea all'arrivo del treno delle 7 e 15 (giunto in ritardo) che porta i pendolari a Parma.
«Siamo venuti qui stamattina come comitato per verificare la situazione di disagio che ci è stata ampiamente confermata - ha detto Antonini -. Anche stamattina il treno aveva venti minuti di ritardo. Rispetto a dei drammatici giorni in cui c'era solo la monocarrozza, stamattina almeno tutti i pendolari sono riusciti a salire. Siamo venuti stamattina perché vogliamo predisporre un altro esposto da presentare alla magistratura e alle autorità pubbliche competenti perché vorremmo assolutamente che di questa situazione se ne continuasse a parlare».
Antonini ha concluso: «Vorremmo soprattutto che gli enti locali facessero sentire la loro voce perché questo costante silenzio assordante ci pare un grande abbandono dei diritti dei pendolari».
In occasione del presidio sono stati distribuiti ai pendolari dei volantini in cui si parla anche del ponte chiuso di Casalmaggiore. Nel testo si rileva l'inopportunità delle dichiarazioni fatte da amministratori che hanno indicato una tempistica di inizio lavori prima di avere tutti gli elementi per farlo», visto che ci sarà da attendere la pronuncia di primo grado del Tar, «sei mesi se va bene», in relazione al ricorso presentato sull'assegnazione dei lavori.
Oltre ad Antonini, per il Comitato erano presenti Stefano Prandini, Federica Tortella, Giuseppe Zani e Giulia Vezzoni. Tra i politici: il consigliere provinciale e comunale Calogero Tascarella e il collega di consiglio Pierluigi Pasotto per Casalmaggiore la Nostra Casa, per il Listone Alessandro Rosa, Alberto Fazzi e Gabriel Fomiatti. Sul volantino si legge: «Assistiamo al totale abbandono della linea ferroviaria, nell'assoluto disinteresse dell'ente locale».
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