L'ANALISI
14 Novembre 2018 - 13:21
BRESCIA - I giudici si sono riservati di decidere. Ancora ore d'ansia, dunque, per capire quali saranno le sorti del punto nascita dell'ospedale Oglio Po. Si è tenuta nella mattinata di mercoledì 14 novembre la camera di consiglio alla prima sezione del Tribunale amministrativo regionale di Brescia in merito alla richiesta di sospensiva cautelare della delibera della giunta regionale che ha decretato la chiusura del reparto, attuata il 31 ottobre con decreto firmato il giorno prima dal direttore generale dell'Asst di Cremona. L'udienza (ci si passi il termine non propriamente corretto), cui ha preso parte l'avvocato Antonino Rizzo in rappresentanza dei 21 Comuni ricorrenti, è stata assai breve. I difensori della Regione e del ministero si sono limitati a rimandare i giudici alle rispettive memorie difensive, mentre Rizzo ha riassunto le varie problematiche sollevate con il ricorso, soffermandosi in special modo sull'ultimo fatto sopraggiunto, il caso del parto in casa avvenuto alcuni giorni fa a Casalmaggiore, già oggetto di una memoria integrativa scritta, ma evidentemente bisognoso di un approfondimento. L'ordinanza dovrebbe essere emessa nella giornata di giovedì 15 novembre o, al più tardi, venerdì 16. E l'udienza per decidere nel merito del ricorso? "Il presidente della sezione Roberto Politi - afferma Rizzo - ha detto che, vista la delicatezza della questione, si cercherà di fissarla a breve. Ma non ha accennato a date possibili". Già dal dispositivo dell'ordinanza sulla richiesta di sospensiva, comunque, si potranno trarre indicazioni utili in merito all'orientamento della corte.
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