L'ANALISI
08 Novembre 2018 - 16:19
Il bimbo nasce prematuramente in casa (in anticipo di tre settimane) grazie alla prontezza di papà Altin e mamma Esmeralda. E’ accaduto in piena notte, poco dopo le due e mezza, in un condominio lungo la provinciale Asolana. Dopo la chiamata al 118, ha raccontato il padre, l’ambulanza è giunta in dieci minuti, ma il nascituro non ha aspettato: quando l’equipaggio è arrivato sul posto era già venuto alla luce, tra le braccia di Altin.
Difficile dire se con il punto nascita dell’ospedale Oglio Po ancora aperto (la sala parto è chiusa, come noto, dallo scorso 31 ottobre) le cose avrebbero potuto andare diversamente. Forse no, vista la velocità del travaglio. Quel che è certo, però, è che la mancanza del punto nascita ha escluso in partenza, nonostante l’emergenza, l’opzione di un’eventuale corsa in auto a Vicomoscano, che sarebbe stata questione di cinque minuti contro gli almeno trenta necessari per raggiungere — con l’acceleratore pigiato a tavoletta — l’ospedale Maggiore di Cremona, dove ora sono ricoverati, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, la mamma e il piccolo prematuro, che alla nascita pesava due chili e 700 grammi.
Entrambi stanno bene, nonostante il rischio corso: a Casalmaggiore, insomma, si nasce ancora. Ma solo in casa... Al più su un’ambulanza, oppure in macchina.
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