L'ANALISI
28 Ottobre 2018 - 20:22
CASALMAGGIORE - Mafalda ha sei anni, ama i Beatles, la democrazia, i diritti dei bambini, la pace (e cambiando l’ordine degli amori le cose non cambiano). Odia la minestra, le armi, la guerra, James Bond. A ricordarcelo è uno dei tabelloni esplicativi della mostra Mafalda – la contestataria da cinquant’anni in Italia che è stata inaugurata presso il museo Diotti. In esposizione 96 strisce originali di Quino, il creatore di Mafalda, che fra il ‘64 e il ‘73 ne ha realizzate 1920. Allestita nello spazio Rossari, la mostra ha una dependence nell’ex-sala-riunioni presso la quale sono state approntate le postazioni destinate agli alunni. Il Comune, infatti, ha previsto proposte didattiche per la scuola primaria e secondaria di primo grado con momenti di riflessione e laboratori a cura dell’associazione DiMusE (per informazioni: 0375-200416 o info@museodiotti.it). La mostra rientra nel cartellone di Stupor Mundi, quest’anno dedicato all’Argentina, e vuole festeggiare il 50° anniversario dall’arrivo di Mafalda in Italia (nel ‘68 il nostro Paese fu il primo a tradurre dallo spagnolo le vignette di Quino).
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