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SAN GIOVANNI IN CROCE

Bambina investita, il sindaco: "Amareggiato dai commenti"

"Ho ascoltato e letto e sono rimasto deluso dal livello in cui scendono alcune persone che cavalcano la disgrazia per diffondere notizie false"

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

27 Ottobre 2018 - 12:11

Bambina investita, il sindaco: "Amareggiato dai commenti"

SAN GIOVANNI IN CROCE - Il sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, affiancato dal vicesindaco Erica Maglia e dall'assessore Fabrizio Galli, interviene sulla vicenda dell'incidente che ha visto suo malgrado protagonista la bambina di 10 anni, investita da un'automobile mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali con la sua bicicletta.

Anna ora è ricoverata agli Spedali Civili di Brescia. Gradualmente, la sua situazione pare migliorare. "Ho aspettato che Anna stesse meglio per parlare in modo più sereno, perché l’attenzione dei giorni scorsi, almeno per me, era tutta concentrata sulla bambina e sulle sue condizioni di salute che ad ogni telefonata con i familiari erano sempre migliori", dice Asinari.

"Ho seguito le discussioni che inevitabilmente seguono fatti drammatici come questo. Ho ascoltato e letto e sono rimasto deluso dal livello in cui scendono alcune persone che cavalcano la disgrazia per diffondere notizie false, immagino per avere un minuto di protagonismo o per creare allarmismi. Sono anche arrivate critiche pesanti al Comune senza fare la cosa più semplice: informarsi chiedendo. Non ho letto ad esempio che la strada è provinciale. Ma questa è la premessa di tutto".

Continua il sindaco: "Ricordo che la bambina ha attraversato correttamente la strada sulle strisce pedonali, un segno orizzontale di sicurezza che abbiamo collocato proprio con quello scopo, forzando le nostre competenze su una strada che, lo ricordo ancora, è provinciale e su cui ogni intervento desiderato, ipotizzato o voluto richiede pratiche burocratiche e trattative che talvolta vengono rimbalzate con dinieghi. Una strada che da sempre è fonte per questo paese di sviluppo e di pericolo e la cui sorte travalica il raggio di competenza di un’amministrazione comunale di 1900 abitanti, non dimentichiamolo".

"Le amministrazioni che si sono succedute negli anni a San Giovanni - prosegue Asinari - sono riuscite a fare così tante cose che la percezione della popolazione spesso è quella di vivere in una cittadina, mentre quando ci rapportiamo con enti superiori i dati oggettivi sono altri. Siamo riusciti ad ottenere maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine su quella strada e periodicamente posizioniamo postazioni con autovelox e polizia locale, sia in entrata sia in uscita dal paese. Si tratta di iniziative che sensibilmente fanno diminuire la velocità dei veicoli ma assai poco gradite agli automobilisti e in più di un’occasione mi è stato detto che servivano solo a far cassa. Su quella strada provinciale non è possibile posizionare dossi, così come abbiamo appena fatto in un rettilineo interno al paese, gli speed check li abbiamo posizionati nonostante il parere negativo della Provincia, all’interno degli stessi non è possibile per legge posizionare apparecchi fissi di rilevazione della velocità e posizionarli fuori paese sarebbe comunque inutile visto che il centro abitato si sviluppa per ben 2 chilometri sulla strada provinciale".

Sulla questione della velocità "poi c’è un tabù su cui la gente difficilmente si esprime. Si fanno allarmismi che invocano interventi per ridurre la velocità degli automobilisti. Si parla di automobilisti così, in modo generico, senza pensare che quegli automobilisti siamo proprio noi. Noi che per fretta, distrazione o leggerezza spesso e volentieri non teniamo conto dei limiti di velocità. Ci preoccupiamo della nostra velocità solo nei pressi di un autovelox, mai nei pressi di abitazioni: il pericolo che una persona possa inavvertitamente incrociare la nostra traiettoria spesso non ci tocca". Oltre al problema velocità, continua Asinari, "c’è anche quello del traffico pesante: ho qui davanti a me il carteggio tra il sottoscritto, la Provincia di Cremona e la Prefettura, in cui da tempo lancio un grido di allarme sulla pericolosità della strada in questione, aumentata esponenzialmente dal passaggio di mezzi pesanti e mezzi da trasporto eccezionale, questione per cui mi sono speso legalmente contro il Comune di Piadena, che insieme alla Provincia e ad altri enti stava autorizzando il polo logistico che avrebbe portato decine e decine di autoarticolati sulla strada e sul paese, e che continuo a tenere alta con Provincia e Prefettura, e ad oggi non ho ricevuto alcuna proposta di risoluzione. Oggi chiedo supporto ai miei cittadini per ottenere insieme più interesse per la sicurezza della strada provinciale agli enti preposti".

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