L'ANALISI
14 Ottobre 2018 - 09:09
SAN GIOVANNI IN CROCE - Il manufatto anti-velocità in corso di realizzazione da parte del Comune di San Giovanni in Croce in via padre Valentino Bosio sta facendo discutere in paese. E se prima c’era chi chiedeva di fare qualcosa per risolvere i problemi esistenti, ora non mancano le contestazioni sulla soluzione adottata.
Sui social, ma non solo, si è già scatenato il dibattito. Per capirne di più abbiamo chiesto al sindaco Pierguido Asinari di riassumere la vicenda. «Il progetto di quest’opera che, va precisato, non è stata ancora ultimata — osserva —, è nato due anni fa in seguito ad una raccolta di firme effettuata dai residenti di via Bosio che segnalavano come quella strada fosse diventata una sorta di pista di velocità per gare fra motocicli».
Per due anni, continua Asinari, «abbiamo collocato in via sperimentale dei new jersey. L’esperimento ha funzionato e per questo motivo si è deciso di procedere con un intervento fisso. Per cercare di realizzare un intervento condiviso, ho mandato nella zona la vigilessa, per sentire il parere dei residenti e circa il 90 per cento si è detto d’accordo con la soluzione che abbiamo stabilito di adottare, dopo diverse valutazioni. Il progetto non è stato certo improvvisato. Purtroppo non si può sempre accontentare tutti, ma sono sorpreso da certi giudizi, che mi sembra siano affrettati perché l’opera non è ancora ultimata. Mancano le opere di segnaletica, ad esempio».
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