L'ANALISI
15 Settembre 2018 - 07:46
L'ospedale Oglio Po di Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Dal Casalasco-Viadanese si sta seguendo con particolare interesse — per le possibili ‘ricadute’ locali —l’evolversi del contenzioso aperto con la Regione dai sindaci dell’Alta Val Seriana che ha portato all’emissione, da parte del Tar di Brescia, di un decreto cautelare con cui viene sospesa l’efficacia della delibera della giunta Fontana che stabiliva la chiusura del punto nascita di Piario. Nel frattempo, si registra la reazione dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera che, in un comunicato, definisce «paradossale la sospensione. Noi abbiamo solo rispettato la legge. Nel pomeriggio di giovedì (13 settembre, ndr) ci è stato notificato il decreto cautelare con cui viene sospesa, relativamente al solo punto nascita di Piario, l’efficacia della delibera 267 del 28 giugno che stabiliva la chiusura di tre punti nascita (Piario, Casalmaggiore e uno tra Gravedona e Chiavenna). Sono totalmente esterrefatto per la decisione del Tar, poiché la delibera si limitava ad una ferrea e pedissequa applicazione del decreto ministeriale 70», sottolinea Gallera.
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