L'ANALISI
15 Agosto 2018 - 08:08
CASALMAGGIORE (Cappella) - «Un vero e proprio atto criminale del quale non riesco assolutamente a capire la motivazione»: è più amareggiato che arrabbiato l'ingegnere 92enne Alessandro Dei Bei, proprietario e unico residente dell'imponente Villa Mina Rosetta di Cappella, nel denunciare il gesto dei vandali-piromani che alcuni giorni fa, protetti dal buio della notte, hanno appiccato il fuoco a quattro alberi secolari del grande parco che circonda la magione, episodio che l’uomo ha denunciato ai carabinieri.
«Quello che un tempo è stato il galoppatoio, e oggi è solo un vasto prato, è delimitato da un filare di alti pioppi e da un’intricata siepe di sempreverde», racconta l’ingegnere. «Gli ignoti hanno oltrepassato la fitta siepe e dal’interno, usando del liquido infiammabile, hanno appiccato il fuoco agli alberi. Sul terreno è rimasta la strisciata carbonizzata lasciata dal liquido e il punto in cui è partito il rogo. I carabinieri hanno trovato i segni lasciati da un’auto e le impronte di alcune persone».
Un gesto, quello dei piromani muniti di liquido infiammabile, sul quale stanno indagando i carabinieri e che fa pensare a un tentativo di intimidazione. «Lo escludo», dice categoricamente l'ingegnere. «Non ho mai ricevuto minacce e sono in buoni rapporti con tutti».
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