L'ANALISI
13 Luglio 2018 - 08:36
CASALMAGGIORE - Tecnicamente viene definita come ‘comunità alloggio sociale per anziani’ ma nel concreto è un po’ come una ‘comune’, una comunità di persone — tutte dai capelli d’argento — che vivono insieme condividendo tanti aspetti della loro vita. In una cornice, va detto, davvero bella e rilassante.
Parliamo de ‘La Corte’, l’insieme di sei casette per ultra 65enni in mezzo al verde poste a fianco della Casa Giardino, bella realtà locale per disabili dell’Associazione Figli di Gesù sofferente. Uno scenario che ha qualcosa di ‘trentino’, anche se siamo a un tiro di schioppo dall’argine maestro del Po, perché ovunque ti giri ci sono boschi e fiori, tanto legno negli edifici e, soprattutto, un’atmosfera di grande pace e silenzio.
‘La Corte’ venne inaugurata il 30 giugno 2007 dal vescovo ora emerito Dante Lafranconi ed era destinata inizialmente al soggiorno dei disabili con i i loro genitori. Le cose, poi, sono andate un po’ diversamente ed è stata la responsabile legale suor Maria a volere un cambio di passo e un rilancio della struttura, avvenuto il 1 maggio di quest’anno.
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