L'ANALISI
07 Luglio 2018 - 13:12
CASALMAGGIORE -
Domenica 8 luglio arriva all'epiloco la fiera di piazza Spagna, organizzata dalla Pro Loco. Com’è noto, il previsto Triathlon del Po a cura di Canottieri Eridanea e Polisportiva Amici del Po non si terrà perché è stato rinviato al 26 agosto. L’attesa è per l’appuntamento serale di domenica in Piazza Marini, alle 21,30, con ‘Novella bella’, parole e musica di e con Nino Frassica e Blanco Notes Band per la rassegna Musica in Castello (16esima edizione). Alle 23 Incendio del Grande Fiume seguito, alle 23.30, dal grande spettacolo pirotecnico di chiusura. Venerdì 6, intanto, in piazza Turati, si è svolta la seconda edizione di ‘Piazza Spagna Sound’, mini Festival di musica indipendente e intraprendente, curato, fra gli altri, da Michele Veneziano. Protagonisti i ‘Vanarin’ e i ‘Tropea’.
Vanarin è un progetto nato a Bergamo nel 2015, dall’incontro fra il cantautore inglese David Paysden (voce, chitarra, tastiere), Marco Sciacqua (chitarra, basso, percussioni, seconde voci), Giuseppe Chiara (voce, chitarra, tastiere), Massimo Mantovani (voce, basso, chitarra) e Marco Brena (batteria, percussioni). Il sound della band è caratterizzata dalla ricerca e dalla continua contaminazione per quanto riguarda gli arrangiamenti, passando da beat e psichedelia fino all’elettronica, la trap e l’hip hop. Il tutto confluisce in un prodotto finale di stampo pop, con particolare cura delle melodie. Gli spunti creativi sono molteplici per la compresenza nella formazione di ben tre autori e, di conseguenza, di più voci principali, che rendono l'insieme più eterogeneo. I Vanarin hanno all’attivo un EP omonimo autoprodotto di 5 brani, pubblicato il 6 gennaio 2017, a cui è seguito un tour di circa 50 concerti in tutta Italia, tra cui le aperture a Thurston Moore, Fast Animals and Slow Kids, Pan del Diavolo e C+C Maxigross. ‘Overnight’, il primo full length della band è stato realizzato con la collaborazione con Roberta Sammarelli (Verdena) nel ruolo di manager.
I Tropea sono una band milanese che suona musica alternative pop, con influenze che vanno dal più moderno Mac DeMarco, senza però dimenticarsi i Beatles. «Quello che suonano - ha scritto di loro Pietro Raimondi di Rock.it - sta in quell’intersezione gustosissima tra il già sentito e il ‘comunque non saprei descriverti ’sto suono’, a metà tra le mode internazionali dell'alt-pop contemporaneo e alcune grossissime fette di tradizione di cinquanta anni fa».
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