L'ANALISI
17 Marzo 2013 - 09:25
Il sindaco Giorgio Penazzi
VIADANA - "Una farsa pazzesca, un comportamento fanciullesco messo in atto solo per dimostrare che possono tenere in scacco l'amministrazione: sappiano che continuerò a convocare ripetutamente i consigli comunali per portare avanti gli atti e dare alla città le risposte che attende": durissima condanna, da parte del sindaco Giorgio Penazzi, verso i consiglieri che hanno fatto mancare il numero legale impedendo che si riunisse, venerdì pomeriggio, l'assemblea cittadina. E con altrettanta perentorietà il sindaco annuncia di non volersi far da parte. "La convocazione alle 17 era necessaria per poter completare l'ordine del giorno molto ricco di argomenti che hanno necessità di essere approvati dal momento che erano già state spese due sedute per discutere di inutili mozioni di fiducia/sfiducia. L'orario avrebbe consentito anche ai dirigenti presenti di non dover aspettare ore e invano, come è successo negli altri due consessi, fuori dal loro orario di lavoro, per presentare alcuni punti di loro competenza, dal momento che l'amministrazione non è più in grado di garantire il pagamento degli straordinari. Non mi soffermo solo sul fatto che i consiglieri hanno diritto di assentarsi dal luogo di lavoro per tutto il tempo necessario allo svolgimento del consiglio e che sono in questo tutelati dalla legge, oltre al fatto che sapevano del consiglio già dal 6 marzo e che alcuni consiglieri non lavorano o hanno un lavoro che permette loro di gestirsi il tempo. Le assenze di 6 consiglieri di maggioranza su 7 del Pd è stata presentata su moduli identici, a significare un accordo preso collegialmente, quindi nessuno crede alle motivazioni addotte".
Approfondimento sul giornale La Provincia in edicola domenica 17 marzo
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