Centro islamico di via Bixio sotto i riflettori

PIADENA - Il centro culturale islamico piadenese di via Nino Bixio, gestito dall’associazione Ennur, è finito sotto i riflettori del consiglio comunale di mercoledì 4 luglio. L’occasione è stata data da una interrogazione presentata dai gruppi di minoranza, che in realtà - su questo come su diversi altri temi - avevano chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario «per richiesta di esame e di un dibattito generale senza adottare deliberazioni e risoluzioni». Il sindaco Ivana Cavazzini ha fatto presente, anzitutto, che «convocare appositamente una seduta consiliare è parso, diciamo, ‘sovrabbondante’». Dopodiché si è passati al merito dei punti sollevati, tra cui i ‘locali adibiti al culto coranico’. A leggere i quesiti, condivisi con Pietro Francesconi, Rinaldo Mura e MariaLuisa Rosati, è stato Rudy Bruschi Robusti: «Chiediamo qual è l’esatta destinazione d’uso dei locali situati in via Nino Bixio frequentati da fedeli alla religione islamica. Chiediamo se presso gli uffici comunali siano stati depositati documenti inerenti l’agibilità e la sicurezza (Vigili del Fuoco). In questi locali - ha continuato il consigliere - si pratica l’insegnamento coranico o gli stessi sono adibiti a luogo di preghiera? In quale occasione codesta amministrazione ha esercitato funzioni di conrtrollo e quali risulltati sono emersi?» Ne chiediamo la valutazione». «Quell’edificio - ha risposto il sindaco - è classificato come magazzino. Si tratta di un edificio privato e c’è un accordo tra privati che per gli uffici comunali non rileva. Sicuramente vi si svolgono insegnamenti coranici, perché c’è l’associazione culturale Ennur, una onlus, che credo effettui la pratica alla domenica mattina».