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Ponti, Pizzetti attacca Toninelli: "Il ministro faccia ciò che doverosamente gli compete"

Il senatore dem: "I sei milioni stanziati dal precedente governo sono ampiamente disponibili e non necessitano di sblocchi particolari". Anche il consigliere comunale di Casalmaggiore Ferroni contro il titolare del dicastero dei Trasporti

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

27 Giugno 2018 - 16:38

Ponte,  Pizzetti attacca Toninelli: Il ministro faccia ciò che doverosamente gli compete

"Mi auguro che con determinazione e solerzia il ministro Danilo Toninelli voglia finalmente dedicarsi al territorio. Se lo farà non gli mancheranno di certo il mio sostegno e il mio apprezzamento. Nel frattempo vorrei invitarlo alla pratica della corrispondenza tra parole e fatti, poiché anche ciò dà la misura della qualità dell’impegno istituzionale". A parlare così è l'onorevole Luciano Pizzetti. "Il nuovo ponte sull’Adda a completamento della Paullese è stato finanziato dai precedenti governi regionale e nazionale. Lo dico per fugare furbizie e dare giustamente a Cesare ciò che è di Cesare. A tal proposito il ministro ha dichiarato tre giorni fa di voler provvedere personalmente a sbloccare la pratica autorizzativa presso il Provveditorato interregionale delle opere pubbliche. Ma la pratica non era affatto bloccata. Anzi, era stata approvata dal Provveditorato il 29 maggio. Un mese fa e prima che egli divenisse ministro con Delrio ancora a capo del dicastero. Dunque non si capisce su quale impegno il nuovo ministro si sia impegnato recuperando l’inesistente disimpegno del ministro precedente".

"Stesso atteggiamento si riscontra sul ripristino del ponte sul Po tra Casalmaggiore e Colorno" riprende Pizzetti. "I sei milioni stanziati dal precedente governo, nel mentre altri erano affaccendati in gite sopra e sotto il ponte chiuso, sono ampiamente disponibili e non necessitano di sblocchi particolari, come purtroppo dichiarato dal ministro. Ciò che serve è la normale e ovvia azione amministrativa a valle del finanziamento concesso. Un semplice e ordinario atto dovuto. Allora ministro, ben venga il suo lavoro ma non faccia il pavone con penne che ancora non le sono cresciute e porti invece a naturale conclusione le utili opere avviate da chi l’ha preceduta. Perché è semplicemente suo preciso dovere. Lei non deve sbloccare alcunché ma solo e semplicemente concludere l’iter. E se proprio vuole raccogliere il testimone, si dedichi da subito a reperire le risorse per il nuovo ponte casalasco sul Po. Perché gli anni passano in fretta, sia per l’attuale ponte che per l’attuale governo".

Anche il consigliere comunale di Casalmaggiore Orlando Ferroni (Casalmaggiore per la libertà) interviene a commentare l'uscita del ministro Danilo Toninelli sullo 'sblocco' di 4,8 milioni di euro per l'intervento di riparazione del ponte sul Po. "Il governo è nuovo, ma i comportamenti sono ancora quelli della vecchia politica. Invece di provare strade innovative, Toninelli si sceglie la strada più comoda, trova la pappa pronta e prosegue nell'errore del PD di voler riparare una struttura morta. Se fosse coerente con quanto affermato in campagna elettorale - continua Ferroni - proclamerebbe lo stato d'emergenza per bypassare tutta la burocrazia, con quei soldi e con fondi europei costruirebbe un ponte provvisorio, che e a moduli si farebbe in tre mesi. A quel punto, si potrebbe già pensare a progettare il ponte nuovo, da costruire anch'esso con fondi europei, e a demolire il vecchio. Questo dovrebbe fare un ministro innovatore del cosiddetto 'governo del cambiamento'. Ma vedo che neppure Toninelli prende in considerazione questa eventualità".

Ferroni però non demorde: "Cercherò di andare a trovarlo e gli presenterò lo studio di fattibilità che ho in mano".

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Commenti all'articolo

  • kgraffittarok

    29 Giugno 2018 - 12:35

    Ben venga tenere "il vecchio" che va bene e cambiare il "vecchio" che non va bene caro Pizzetti. Le critiche dei vecchi politicanti, NON populisti ovviamente, ci mancherebbe!!!, escono tutte adesso. E prima mentre facevate danni dove eravate? poi fossero "critiche" costruttive invece emerge l'invidia di chi è stato sconfitto e non vuole assolutamente essere collaborativo col nuovo che avanza e LAVORA. poche chiacchiere e lasciateli iniziare a lavorare. tempo al tempo. tutto non si può ricostruire subito dalle ceneri che avete lasciato voi delle vecchie generazioni. soni stanca di veder gente far carriera in politica senza lavorare per i cittadini ma solo per loro interessi. mafiosi o no che siano,.

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  • emeritokoglione

    28 Giugno 2018 - 19:59

    articolo interessantissimo di beghe tra vincitori e asfaltati, come diceva l' uomo che sussurra ai gufi. io ho letto 2 righe prima di cedere, credo sia stato interessante anche per molti altri vista la quantità di commenti pro e contro.

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