L'ANALISI
11 Maggio 2018 - 12:21
Roberto Infante, Giorgio Gobbi e i rilievi sull'auto in cui venne rinvenuto il corpo
CREMONA - Ergastolo confermato in via definitiva per Roberto Infante, il 53enne originario di Boretto (Reggio Emilia), ma all'epoca dei fatti residente a Viadana (Mantova), accusato di essere stato complice dell’omicidio di Giorgio Gobbi, l'imprenditore originario di Casteldidone ma residente a Cicognolo freddato con due colpi di fucile nel dicembre del 2014 dal cognato Luciano Bonazzoli, 51enne di Gottolengo. La prima sezione della Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso presentato da Infante e quindi ritenuto senza errori di forma la sentenza emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Brescia nel febbraio del 2017, che a sua volta aveva confermato l'ergastolo deciso dalla Corte d’Assise di Mantova in rito ordinario nel marzo del 2016, quando i giudici avevano ritenuto la ricostruzione dei fatti proposta da Infante, a partire dal suo tentativo di scagionarsi, “non credibile”.
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