L'ANALISI
09 Maggio 2018 - 09:31
PIADENA-DRIZZONA - Lunedì 7 maggio i consigli comunali di Piadena e Drizzona, riuniti alle 21 e alle 19, hanno approvato il progetto definitivo di fusione fissando il referendum per domenica 24 giugno, ma le minoranze di entrambi i paesi, per protesta, hanno abbandonato le aule consiliari prima del voto, accusando le due maggioranze di aver tenuto un comportamento antidemocratico per aver ‘imposto’ con la loro azione la presenza dei nomi dei due paesi nella denominazione del nuovo Comune. Accuse respinte dai sindaci Ivana Cavazzini e Nicola Ricci, che hanno sostenuto come la decisione sia stata «frutto del maggiore numero di firme (603) raccolto da due cittadine drizzonesi».
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