L'ANALISI
06 Aprile 2018 - 08:05
CASALMAGGIORE - Da qualche settimana non si vedono movimenti nel cantiere della nuova sede della Croce Rossa in fregio all’Asolana e già a Casalmaggiore — dove si era ormai abituati a veder procedere a gran velocità gli uomini della cooperativa ‘La Solidarietà’ di Gussola — ci si stava chiedendo se fosse successo qualcosa.
Abbiamo allora interpellato il presidente Rino Berardi, giusto poche ore prima della seduta del consiglio direttivo del Comitato locale Cri tenutasi nella serata di giovedì 5 aprile e nella quale si è parlato proprio della questione. «Assicuro — ci ha detto il presidente — che stiamo rispettando fedelmente il crono-programma dell’operazione nuova sede. Il primo lotto, con cui si è arrivati al tetto dell’edificio, in teoria doveva essere completato entro il 31 marzo: l’anticipo con cui sono stati finiti i lavori ci ha dato un paio di mesi di agio per pianificare esattamente il secondo e ultimo lotto. Siamo al 5 aprile, presto partiranno gli interventi interni ed esterni per il blocco A e il blocco B: l’edificio sarà dotato di termo-cappotto, gli ambienti interni saranno divisi da pareti in cartongesso insonorizzate, si metterà mano agli impianti: a questo proposito, ricordo che la sede sarà riscaldata e raffrescata senza far uso di gas metano, ma solo ed esclusivamente grazie all’energia elettrica fornita dall’impianto fotovoltatico che alimenterà delle pompe di calore: il tutto permetterà di tenere bassi i costi di mantenimento della struttura».
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