L'ANALISI
20 Marzo 2018 - 08:06
Don Ottorino Baronio
CASALMAGGIORE - Un violento attacco da parte di una testata on-line dedicata al mondo gay (‘Gayburg’) e poi, come diretta conseguenza, uno scherzo telefonico de ‘La Zanzara’, il noto programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani su Radio 24. Nel mirino, nei giorni scorsi, è stato don Ottorino Baronio, moderatore dell’unità pastorale ‘Beato Vincenzo Grossi’, che comprende le parrocchie di Vicomoscano, Casalbellotto, Fossacaprara e Quattrocase.
La causa? I rosari serali recentemente tenuti nella chiesa di S. Pietro a Vicomoscano: il primo, sabato 10 marzo, ‘per affidare a Dio la Famiglia’, unione di un uomo e di una donna’, il secondo, domenica 11 marzo, il cosiddetto ‘rosario di riparazione’. A scatenare il pesante attacco di ‘Gayburg’ è stata una frase contenuta nella locandina di presentazione del doppio appuntamento in chiesa: «Non possiamo rimanere in silenzio quando si vuole proporre ideologicamente la coppia uomo/uomo come modello di vita e di amore».
I due rosari hanno ottenuto visibilità ben oltre i ‘confini’ di Vicomoscano grazie alla pubblicazione sulla fanpage di Facebook dell’avvocato Gianfranco Amato, segretario nazionale del ‘Popolo della Famiglia’, movimento politico presieduto da Mario Adinolfi apertamente sostenuto da don Ottorino.
La testata on-line quella locandina l’ha ripresa e commentata forzando un po’ la mano, accusando il sacerdote di ‘invitare i suoi parrocchiani a pregare contro i gay e contro il loro amore’ e definendo ‘una vergogna’ il rosario riparatore.
Partendo da quella notizia, ‘La Zanzara’ ha ordito uno dei suoi ormai famosi scherzi telefonici ai danni di don Baronio. Un 'agente provocatore’ ha telefonato in parrocchia spacciandosi per un fantomatico Santino De Chiesa, presidente dell’inesistente associazione cattolica ‘Famiglia Vera’ di Vicenza, che ha espresso al parroco «la più completa e totale solidarietà per il suo rosario riparatore». Don Ottorino, dopo un primo commento («sono tempi duri»), ha citato la testata online da cui è partito tutto («mi hanno massacrato») prima di definire la lobby gay «un’arma prepotente del demonio».
Ma c’è stata anche una digressione politica: «In una statistica nelle ultime elezioni - ha detto il sacerdote - si parlava delle percentuali cattolici che hanno votato Cinque Stelle, Lega e sinistra. Non si può votare questi partiti. Significa non avere la coscienza di essere cristiano. Salvini ha detto in tv che la prostituzione un po’ ripulita non è poi tanto male. Così si arriverà a sdoganare la pornografia in prima serata».
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