L'ANALISI
07 Marzo 2018 - 16:47
Il consiglio comunale di Piadena
PIADENA/DRIZZONA - E' arrivato all'unanimità, sia dal consiglio comunale di Drizzona sia da quello di Piadena, il via al progetto di fusione tra i due Comuni che vedrà i cittadini esprimersi tramite referendum domenica 24 giugno. In entrambi i casi, le minoranze dei due consigli comunali hanno votato a favore ma con alcuni distinguo. Prima del voto Pietro Francesconi per i gruppi ‘Piadena al centro’ e ‘Sovranità patria e onore’ ha letto la dichiarazione di voto. «Secondo il nostro parere, sarebbe stato più logico adottare l’incorporazione o inclusione, in quanto prevedono un percorso semplificato nei tempi e nelle modalità e permetterebbe comunque di avere i due municipi e la rappresentanza per il comune incorporato. La procedura di fusione non può esimerci dal dichiarare di essere favorevoli al progetto, anche perché da sempre lo abbiamo fatto, in linea con le passate amministrazioni che hanno spinto in questa direzione, cosa che non si può dire per le due scorse amministrazioni di Drizzona, dove in carica era l’attuale sindaco di Piadena. I tempi stretti e la più volte ricordata non economicità dell’attuale forma associativa dell’Unione, impongono di percorrere la via ritenuta più breve ma che si discosta dalle vedute di queste opposizioni così come già esposto». Anche i consiglieri di minoranza di Drizzona, pur votando a favore, hanno espresso perplessità sul tipo di fusione «più macchinosa e che non è la strada più breve».
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