L'ANALISI
31 Gennaio 2018 - 08:03
DRIZZONA - Una trentina di persone, tra cui quattro sindaci della zona - Mario Bazzani di Torre de’ Picenardi, Franco Potabili Bertani di Ca’ d’Andrea, Gianpietro Zaramella di Solarolo Rainerio e Fabio Valenti di Voltido - hanno preso parte, lunedì 29 gennaio in sala consiliare, alla prima assemblea pubblica nell’ambito del processo che dovrebbe portare, in autunno, al referendum per fondere in un unico Comune Piadena e Drizzona, con un solo sindaco e un solo consiglio comunale. «Abbiamo accolto la proposta di Piadena di far redigere uno studio di prefattibilità da parte dello studio Teca di Franco Albertoni e quello di stasera è un passaggio importante perché le proposte dei cittadini possono essere utili a migliorare il lavoro preparatorio della fusione», ha osservato il sindaco di Drizzona Nicola Ricci. «Non ci sentiamo di prendere in considerazione una fusione per incorporazione (cioè con Drizzona che diventerebbe una frazione di Piadena, nda), perché con la fusione alla pari avremmo la possibilità di mantenere i municipi».
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