L'ANALISI
16 Gennaio 2018 - 09:25
L'ospedale Carlo Poma di Mantova
CASALMAGGIORE (VICOMOSCANO) - Dopo che diversi ospedali, sia italiani che stranieri, si erano rifiutati di operarlo, Riccardo Visioli, 20 anni, di Vicomoscano - affetto dalla sindrome di Marfan e dall’epidermolisi bollosa distrofica, meglio conosciuta come la sindrome dei “bimbi farfalla” che rende la pelle fragilissima - è stato operato lunedì 15 gennaio all'ospedale 'Carlo Poma' di Mantova. Il giovanissimo ha subito un eccezionale intervento al cuore, ad alto rischio, presso la Cardiochirurgia del nosocomio mantovano. L’intervento, di sostituzione della valvola aortica e dell’aorta ascendente con una doppia protesi, è stato eseguito dal primario Manfredo Rambaldini ed è perfettamente riuscito. Sette ore in sala operatoria. La prognosi resta riservata, il paziente è in terapia intensiva.
Alla decisione di operare il ragazzo si è giunti a fine estate, quando si è compreso che non si poteva più aspettare perché l’aneurisma dell’aorta ascendente, arrivato ad una dilatazione di quasi 7 centimetri (più di tre volte la dimensione normale), rischiava ogni giorno la rottura e il ragazzo era in costante pericolo di vita. Così il padre, Giuliano Visioli, ha contattato il reparto di Cardiochirurgia del Poma dopo aver saputo che a Mantova l’équipe del primario Manfredo Rambaldini aveva già operato altri pazienti con la sindrome di Marfan associata ad altri problemi di salute. Lo specialista si è fatto trasmettere tutta la documentazione sanitaria e ha studiato il caso. Poi le prime visite, gli approfondimenti clinici e le lunghe chiacchierate con Riccardo e suo padre. Infine la decisione di operare.
Il padre di Riccardo, che fa il fabbro, fu operato anche lui per la sindrome di Marfan quando aveva 26 anni. Quattro figli, due maschi e due femmine, e una moglie scomparsa nel 2016 a 49 anni dopo una lunga malattia.
Diplomato al Liceo classico Romani di Casalmaggiore, Riccardo, volontà di ferro e spirito indomito, frequenta il primo anno di Lettere Classiche all’università di Bologna ed è in attesa di cimentarsi con il primo esame, quello di Letteratura italiana. Ha un sogno nel cassetto: fare il giornalista.
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