L'ANALISI
15 Gennaio 2018 - 08:50
CASALMAGGIORE - «Non si riescono a comprendere i contenuti, gli obiettivi ed i tempi di realizzazione di questo progetto sperimentale di istituzione dell’Area interaziendale territoriale socio-sanitaria casalasco-viadanese». A dirlo è il Circolo Rive Gauche Casalmaggiore che osserva come «se da un lato qualche incontro pubblico si è svolto» sul potenziamento dei presidi Oglio-Po, Bozzolo e Viadana, «nulla ad oggi si è compreso in relazione all’organizzazione e coordinamento delle attività amministrative e socio sanitarie territoriali in particolare riferite all’area consultoriale, servizi per le dipendenze, centri psicosociali e di neuropsichiatria infantile, poliambulatori, punti prelievo, centri di assistenza domiciliare. Avrebbe dovuto inoltre prendere avvio il nuovo sistema di presa in carico e gestione dei malati cronici». Rive Gauche riconosce come tale riorganizzazione territoriale «si presenti molto complessa», ma osserva come possa rappresentare «un’interessante opportunità». Rive Gauche aggiunge che «la politica non sta recitando il ruolo che dovrebbe. È tempo di agire perché di tempo se n’è perso fin troppo».
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