L'ANALISI
25 Dicembre 2017 - 21:54
Il municipio di Piadena
PIADENA - Studio di fattibilità entro l’estate, referendum a fine 2018 e nuove elezioni nel 2019. Sono questi i passi salienti che porteranno alla fusione dei Comuni di Drizzona e Piadena.
L’avvio dell’iter è stato confermato durante la seduta del consiglio comunale di Piadena di giovedì sera dove è stato approvato all’unanimità l’atto di indirizzo all’Unione dei Comuni Piadena Drizzona, per procedere alla redazione di uno studio di pre-fattibilità per il progetto di fusione tra i due paesi. «L'incarico – ha spiegato il sindaco Ivana Cavazzini, - verrà assegnato dopo le feste. Lo studio verrà poi preparato nei mesi successivi, diciamo tra aprile e maggio. Rispetto all'iter classico organizzeremo delle serate informative con la cittadinanza prima della conclusione dello studio per vedere se eventuali osservazioni possano essere decisive per il documento. A fine 2018 verrà indetto il referendum e, in caso di vittoria del ‘si’ in entrambi i Comuni, a primavera 2019 si terranno le elezioni del nuovo Comune».
Durante la discussione la minoranza ha preteso che lo studio comprenda non solo la fusione classica, ma anche quella per ‘incorporazione’, ossia il Comune più grande che ingloba quello più piccolo. «A nostro avviso – commenta Pietro Francesconi – è più logica la fusione per incorporazione visto che tutti i servizi dei cittadini di Drizzona sono già a Piadena: di fatto è già incorporato. Nessuno mette in discussione la pari dignità dei cittadini, ma i servizi sono un'altra cosa». In entrambi i casi, comunque, rimarrà un servizio di front office comunale a Drizzona.
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