L'ANALISI
13 Dicembre 2017 - 08:06
VIADANA - «Nessuna infiltrazione criminale»: era atteso il pronunciamento del Pd cittadino qualche anno fa scosso dalla vicenda dell’assessore Carmine Tipaldi la cui azienda era stata cancellata dalla white list, ovvero l’elenco delle ditte ‘pulite’ da contaminazioni con la criminalità organizzata. La recente pronuncia del Consiglio di Stato (dopo quella identica del Tar) che ha completamente riabilitato la ditta di Tipaldi fa dire al capogruppo consiliare Pd Nicola Federici che «è stato eliminato ogni sospetto». Federici si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «È trascorso ormai qualche anno dal periodo della bufera creata da molti con cattiverie di ogni tipo, fango, dichiarazioni, distinguo, forse anche per scopi che andavano al di là del puro perseguimento di trasparenza e onestà. Certamente chi l’ha cavalcata ha ottenuto la conclusione anticipata della Giunta Penazzi con la successiva gestione commissariale, e costituito i presupposti per la sconfitta elettorale comunale che ha portato al risultato di riconsegnare il Comune di Viadana su un piatto d’argento alla Lega che dopo anni gongola, plaude e ringrazia per voce dell’attuale sindaco, o meglio, di chi ne fa le veci».
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