L'ANALISI
09 Dicembre 2017 - 18:18
CASALMAGGIORE - «Una signora tempo fa mi ha detto che in questo posto ha dato il primo ‘vero’ bacio. L’altro giorno ho visto due ragazzi seduti mano nella mano su questi scalini di marmo e allora ho pensato che tutta quella terra l’ho spostata non solo in memoria dei baci di ieri, ma in nome dei baci di oggi e di domani». Le poetiche parole di Giuseppe ‘Giupi’ Boles, scrittore e attore nonché uno degli artefici del recupero dell’idrometro storico dell’argine panoramico, hanno suggellato tra scroscianti applausi, poco dopo le 16 di sabato pomeriggio 9 dicembre, la semplice ma assai partecipata cerimonia con cui i giovani del gruppo civico de ‘Il Listone’ hanno restituito alla città, in tutta la sua bellezza, lo strumento che misura le piene del Po, risalente al 1773. «Il nostro — ha continuato il segretario del Listone Alberto Fazzi — non è volontariato, ma politica nella sua accezione più nobile che, a partire dal parco di via Trento, punta a riqualificare la città senza grandi opere. Speriamo che un domani ci si possa permettere di realizzare sogni più grandi».
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