L'ANALISI
06 Dicembre 2017 - 08:41
TORRE DE' PICENARDI / CA' D'ANDREA - Se tutto andrà come auspicano i due sindaci di Torre de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea, Mario Bazzani e Franco Potabili Bertani, dal 1 gennaio 2019 i loro due Comuni saranno fusi in un unico ente locale. Con un vantaggio economicamente rilevante: un contributo straordinario di 390mila euro per dieci anni. Tre milioni e 900mila euro che, in un Comune di una popolazione che sarà di circa 2.200 abitanti, potranno consentire tante azioni positive per i cittadini. Per definire l’iter della procedura, lo scorso 1 dicembre si è svolta una riunione cui hanno preso parte i due primi cittadini, alcuni consiglieri comunali, il segretario comunale Roberta Zirelli e Maurizio Pelizzer dello studio di consulenza Cda di Mantova.
Quali le tappe? «Nel 2018 - spiega Bazzani - ci saranno due appuntamenti elettorali, le Regionali e le Politiche. Noi vorremmo indire il referendum per la fusione, nei due Comuni, per il mese di giugno, in modo da essere operativi dal primo giugno 2019. Il referendum non prevede quorum: è sufficiente la maggioranza più un voto a favore perché il quesito sia approvato. Naturalmente questo è un risultato che si deve ottenere in entrambi i Comuni, dove la consultazione si terrà in contemporanea. Se riusciremo a creare un unico Comune si aprirà l’occasione per realizzare nuove opere e migliorare i servizi».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris