L'ANALISI
02 Dicembre 2017 - 09:11
Guido Bugatti
VICOBELLIGNANO - Si terrà lunedì il riconoscimento ufficiale del cadavere di Guido Begatti, il 69enne ex fornaio e operaio all’Alfa di Arese originario di Vicobellignano ucciso a Milano dal figlio adottivo Alberto Hugo, 31enne di origine cilena, che poi si è a sua volta si è tolto la vita gettandosi nell’Adda. Al triste compito saranno chiamati il cugino di Guido, Corrado Bianchi, e un nipote.
Quando la magistratura rilascerà il nulla osta alla sepoltura, il corpo di Begatti sarà cremato e i resti saranno inumati nel cimitero della frazione di Casalmaggiore, nella cappella intestata Guasti-Bianchi. «Con il suicidio di Alberto Hugo — commenta Corrado Bianchi — si chiude definitivamente un cerchio di dolore». Il giovane aveva alle spalle studi brillanti: prima al liceo Scientifico, poi all’università. Si era iscritto a Fisica alla Statale di Milano e poi a Informatica: gli mancavano tre esami alla laurea, ma aveva trovato lavoro in quel campo.
Però c’era qualcosa che lo rodeva dentro: già a 17 anni aveva tentato il suicidio gettandosi sotto un convoglio della metropolitana milanese. A febbraio aveva molto sofferto quando era mancata la madre adottiva. Un mese fa era stato licenziato, ma a quanto pare lo aveva tenuto nascosto al padre. Il venire a galla della verità, magari scoperta dallo stesso Guido, potrebbe aver scatenato un litigio e forse il raptus omicida. Alberto Hugo, il cui cadavere è stato ripescato nell’Adda a Comazzo in provincia di Lodi (dopo che la sua auto era stata rinvenuta vicino al fiume a Rivolta d’Adda) verrà sepolto accanto alla mamma nel cimitero di Lambrate.
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