L'ANALISI
01 Dicembre 2017 - 08:08
Il palazzo di Milano dove vivevano padre e figlio
VICOBELLIGNANO - Era originario di Vicobellignano e per molti anni aveva lavorato come fornaio in piazza Turati Guido Begatti, il 69enne residente a Milano il cui corpo è stato trovato martedì in camera da letto, dietro una porta sigillata con il silicone per evitare che la puzza potesse invadere il resto della casa e allargarsi al pianerottolo del palazzo di corso XXII Marzo 37. E giovedì 30 novembre è stato ritrovato nel fiume Adda il cadavere del figlio adottivo, il 31enne Alberto Hugo. Si ritiene che Begatti sia stato ucciso proprio dal 31enne.
Guido Begatti era rimasto a Casalmaggiore fino al 1970 prima di trasferirsi con i genitori Giuseppe e Severina Bianchi in un palazzo di via Vivaio in centro a Milano dove avevano l’incarico di portinai. Lui aveva trovato lavoro come operaio all’Alfa Romeo di Arese. Insieme alla moglie Camilla avevano adottato un bambino cileno che ancora viveva con il padre, vedovo dopo la scomparsa della consorte lo scorso febbraio.
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