L'ANALISI
23 Novembre 2017 - 08:09
Moses, 20 anni
PIADENA - «Dopo una attenta valutazione del suo caso, il Tribunale di Brescia gli ha concesso il permesso di soggiorno per motivi umanitari e per questo motivo entro dieci giorni dovrà lasciare la struttura di via Borgo Fornace in cui si trova attualmente con altri rifugiati. E dovrà farlo senza sapere dove andare, senza avere un lavoro, nè un soldo in tasca. Ed è quasi inverno». L’avvocato Mariateresa Pagliari di Piadena parla del caso di Moses, 20 anni, originario della Nigeria. «È Cristiano e frequenta la nostra Chiesa. Il fatto che gli sia stato concesso il permesso di soggiorno attesta che i motivi alla base della decisione del Tribunale sono assolutamente fondati, perché si tratta di un fatto piuttosto raro. So bene che qualcuno potrà pensare cose tipo ‘Avrebbe dovuto annegare nel mare’, ‘Dovrebbero reimbarcarlo e spedirlo a casa’, ‘Chissenefrega, con tutti i problemi che abbiamo, noi Italiani’. Io la penso diversamente. Anche perché conosco le traversie e le difficoltà che ha dovuto superare Moses per arrivare qui. Teniamo presente che se nessuno aiuta questi ragazzi, per poter sopravvivere finiscono nelle maglie della criminalità». Una speranza per Moses è offerta dallo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, il servizio attivato dal Ministero dell'interno che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livello locale.
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