L'ANALISI
27 Ottobre 2017 - 08:05
CASALMAGGIORE - In aula consiliare nessuno ha chiesto di vederlo, e così i fratelli Orlando e Fabio Ferroni hanno deciso di mostrare solo alla stampa, mercoledì sera, lo studio di fattibilità del ponte provvisorio sul Po che «i tecnici (della Janson Bridging, ndr) garantiscono possa essere messo in funzione nell’arco di sei mesi». La seduta, dedicata all’inizio alla questione ponte, si è aperta con l’intervento del sindaco Filippo Bongiovanni. Poi ha parlato Ferroni, ripercorrendo le tappe che l’hanno portato a cercare una soluzione concreta e rapida, con il coinvolgimento della Jansen Bridging. «Sul ponte provvisorio, classificato di tipo A2 — ha detto Ferroni — la circolazione sarebbe a doppio senso di marcia e ci sarebbe anche una pista ciclopedonale. L’azienda ha pensato che potrebbe essere realizzata una struttura lunga 800 metri a piloni. Se l’Aipo darà il consenso a realizzare un terrapieno in zona golenale, il costo globale sarà più basso».
Comunque «non si tratta di soldi buttati, se si pensa che ogni anno, con il ponte attuale chiuso, solo in carburanti si stima vengano spesi 50 milioni di euro in più per andare e venire da Parma».
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