L'ANALISI
25 Ottobre 2017 - 23:09
Orlando e Fabio Ferroni mostrano lo studio di fattibilità del ponte provvisorio
CASALMAGGIORE A margine del consiglio comunale di mercoledì sera, il consigliere comunale Orlando Ferroni, insieme al fratello Fabio, ha mostrato alla stampa lo studio di fattibilità del ponte provvisorio sul Po che "i tecnici garantiscono possa essere messo in funzione nell'arco di sei mesi".
Nella sua relazione in consiglio, l'esponente di 'Casalmaggiore per la libertà' ha ripercorso le tappe che l'hanno portato, nel tentativo di trovare una soluzione concreta e rapida, a contattare una azienda specializzata (la Janson Bridging, nda) per valutare la fattibilità di una struttura provvisoria da affiancare al ponte attuale, chiuso al traffico dal 7 settembre scorso e giudicato pressoché irrecuperabile.
"Sul ponte provvisorio, classificato di tipo A2 - ha detto Ferroni - la circolazione sarebbe a doppio senso di marcia e ci sarebbe anche una pista ciclopedonale. L'azienda ha pensato che potrebbe essere realizzata una struttura lunga 800 metri a piloni, con moduli della lunghezza di circa 40 metri. Se l'Aipo darà il consenso a realizzare un terrapieno in zona golenale, il costo globale sarà più basso. Diversamente si dovranno aggiungere 300 metri di struttura agli 800 previsti e il costo aumenterà".
Ferroni ha invitato a considerare che "il ponte provvisorio potrà durare solo il tempo necessario a costruire il ponte nuovo e definitivo, quattro o cinque anni. Non si tratta di soldi buttati, se si pensa che ogni anno, con il ponte attuale chiuso, solo in carburanti si stima vengano spesi 50 milioni di euro in più per andare e venire da Parma". Esistono poi dei programmi "che consentono di fare un calcolo reale sulle perdite economiche complessive determinate dal ponte chiuso".
Il consigliere non ha voluto fare cifre sui costi: "L'azienda ci ha chiesto espressamente di non indicarli per non fornire cifre che potrebbero risultare imprecise. A tempo debito si saprà".
Mostrando lo studio, i fratelli Ferroni hanno spiegato che sostanzialmente il ponte provvisorio sarebbe una sorta di 'replica' modulare dell'attuale ponte.
La Janson Bridging, secondo quanto si legge nel sito dell'azienda, "è il maggiore produttore di ponti e pontoni modulari dell'Europa continentale e la più grande società di noleggio ponti del mondo, con oltre 25.000 tonnellate di apparecchiature modulari immagazzinate in 7 depositi con sistema di distribuzione rapida in tutta Europa".
La sede centrale di Janson Bridging è nei Paesi Bassi; l'azienda ha inoltre filiali operative nel Regno Unito, Francia, Germania, Belgio, Italia, Norvegia e Spagna. Janson Bridging International dispone di una rete mondiale di agenti, hub, concessionari e distributori gestiti attraverso i suoi uffici regionali (America, Africa, Medio Oriente, Asia).
Resta da vedere, ora, se la politica accoglierà la proposta. I Ferroni si stanno muovendo a più livelli per sostenerla.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris