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PENDOLARI CASALASCHI

Viaggio da incubo sulla Pr-Bs: 'Stipati al limite della decenza'

Esplode la protesta sulla tratta ferroviaria che attraversa il territorio del Casalasco-OglioPo

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

03 Ottobre 2017 - 10:13

Viaggio da incubo sulla Pe-Bs: 'Stipati al limite della decenza'

CASALMAGGIORE - Stipati come sardine e costretti a viaggiare in condizioni estreme. E' la sorte che tocca, praticamente ogni giorno, ai pendolari della linea ferroviaria Parma-Brescia. Martedì mattina, 3 ottobre, i viaggiatori ormai esasperati sono letteralmente insorti e in molti hanno segnalato la situazione, attraverso immagini, messaggi e email, alla nostra redazione. "Stamattina, a San Giovanni in Croce, siamo al limite dell'indecenza, una follia....straripati come non mai, non si riusciva a muoversi, ovviamente tutto condito da un buon 20 minuti abbondanti di ritardo. Insomma un servizio scandaloso" è il commento di un utente della linea. "Secondo voi le norme di sicurezza sono rispettate?" si chiede invece un'altra pendolare.

“Ci vogliono più carrozze e bisogna restituire un minimo di dignità alle condizioni di viaggio dei cittadini. Non è possibile che proprio sulla linea che va a supportare la chiusura del ponte su Po viaggino ancora convogli di due sole carrozze”. A distanza di qualche settimana dalla discussione in aula consiliare sulle linee ferroviarie cremonesi, in particolare la linea Parma-Casalmaggiore-Piadena-Brescia e la Cremona-Brescia, il consigliere del PD Agostino Alloni prende di nuovo carta e penna e scrive all’assessore Sorte per lanciare l’ennesimo appello e richiamare la sua attenzione (e quella dell’azienda Trenord) sulla quotidianità che vivono i pendolari su queste direttrici. 

In merito al viaggio da incubo, denuncia Alloni, i pendolari erano “stipati, in condizioni minime di vivibilità e stretti in ogni spazio possibile. Alcuni raccontano che, per non perdere il treno e arrivare in ritardo al lavoro,  sono stati costretti a stringersi anche nella toilette. Dopo tutti gli annunci e le promesse, questi sono i fatti. Un servizio che i cittadini pagano e che meriterebbe non solo maggior attenzione, ma finalmente un atto di responsabilità da parte di Regione Lombardia e Trenord” conclude il consigliere dem.

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