L'ANALISI
30 Settembre 2017 - 09:12
L'ingresso della Cima Riparazioni di Bozzolo
BOZZOLO Due ore di sciopero nella mattina di venerdì 29 settembre: proclamazione dello stato di agitazione e blocco degli straordinari. E lunedì 2 ottobre pasto all'aperto di protesta sul piazzale dell'azienda. Accade alla 'Cima ferroviaria' di Bozzolo, azienda in concordato preventivo dove da venerdì è chiusa la mensa interna. Una decisione repentina e senza preavviso che ha fatto scattare la reazione dei dipendenti. La Fiom Cgil lamenta come "inaccettabile" il fatto che il taglio della mensa non sia stato comunicato ufficialmente, neppure alla cuoca. Dall'azienda si replica che il concordato obbliga a rispettare delle performances di bilancio imposte dal commissario giudiziale, compreso il taglio dei costi, agendo tempestivamente. Per questo non si è avviata una trattativa. I lavoratori (49 operai e 9 dipendenti) però non ci stanno: il sindacato era pronto a trattare soluzioni alternative, come ad esempio i buoni pasto. Per ora non resta che la protesta.
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