L'ANALISI
08 Settembre 2017 - 14:54
CASALMAGGIORE - Il comitato "Amici del Grande fiume" interviene sulla triste vicenda legata alla chiusura del ponte sul Po di Casalmaggiore definendola "Un disastro annunciato. L'ennesimo segno dell'assenza delle istituzioni, capaci solo di intervenire a danni fatti, per poi farsi belli dicendo che si è intervenuti tempestivamente per la sicurezza delle persone. Ancora una volta, se non fosse stato per le segnalazioni di qualche privato, gli organi competenti, che forse si stanno riposando dalle ferie di agosto, avrebbero continuano a dormire sonni tranquilli. La situazione - prosegue il comitato - è scandalosa a vergognosa. Tutti i ponti sul Grande fiume, da Castel San Giovanni a Viadana hanno problemi strutturali, naturale conseguenza di anni di incuria e di superficialità amministrativa. Vergognoso poi il comportamento della Regione Emilia Romagna e del suo governatore Bonaccini, che da mesi aveva annunciato di aver reperito un milione di euro per la messa in sicurezza del ponte "Giuseppe Verdi" di San Daniele Po/Roccabianca. Milione di euro che sarebbe dovuto arrivare entro inizio settembre e che, invece, ad oggi non è nelle disponibilità della Provincia di Parma. Addirittura per il ponte di Casalmaggiore vediamo le istituzioni brancolare nel buio, al punto da non avere nemmeno una vaga idea su quando avverrà la riapertura. A Bonaccini, che ha ampiamente dimostrato la sua incapacità governativa, e di avere interesse solo per l'area territoriale che inizia a Reggio e finisce a Rimini, chiediamo le dimissioni immediate. Chiediamo ai sindaci, ai consiglieri comunali e ai cittadini tutti delle province di Parma e Piacenza di chiedere coralmente le dimissioni del presidente della regione per manifesta incapacità. A fronte inoltre delle gravi situazioni strutturali in cui versano i ponti sul Po nelle province di Parma, Piacenza e Cremona chiediamo ufficialmente alle Procure della Repubblica, competenti per territorio, di intervenire verificando inadempienze e responsabilità da parte di coloro che, negli ultimi anni, avrebbero dovuto garantire la sicurezza dei viadotti e oggi hanno la responsabilità di una situazione che è drammatica. Infine chiediamo con forza ai consiglieri regionali e ai parlamentari tutti, di ogni ordine e grado, di sollecitare il Governo affinché faccia uno stanziamento straordinario di fondi per la messa in sicurezza di ponti che sono assi viari fondamentali per l'economia italiana".
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