L'ANALISI
08 Settembre 2017 - 09:33
Il precario stato di conservazione del pesce
La lotta al bracconaggio ittico lungo il fiume Po - fenomeno che ha interessato a più riprese il tratto da Viadana a Cremona - sta facendo segnare dei successi importanti, come quello ottenuto a Pegognaga, dove i militari del Gruppo Forestale Carabinieri di Mantova, unitamente ai militari di Pegognaga e di Suzzara, al servizio di Vigilanza Ittico Venatorio della Provincia di Mantova e agli operatori della Fipsas, hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale e personale, finalizzato al sequestro di materiale per l’attività piscatoria di frodo, commercio di sostanze alimentari contraffatte, commercio di sostanze alimentari nocive e vendita di sostanze alimentari non genuine, emesso dalla Procura di Mantova inerente il procedimento penale a carico di un 48 enne ed un 28 enne rumeni del posto. Rinvenuti e sottoposti a sequestro otto gommoni di varia metratura, cinque chilometri di rete da pesca, otto bertovelli, cinque retini da pesca con manico isolato elettricamente, dodici remi, quattro batterie, due booster carica batteria, quattro pompe, sei metri di filo elettrico, tre motori fuori bordo, un furgone frigorifero. Chiunque sospettasse di essere tra le vittime dei furti può contattare l’Arma. Nella circostanza è stato richiesto l’intervento del personale dell’ATS Val Padana, che ha effettuato il sequestro finalizzato alla distruzione di sedici quintali di pesce.
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