L'ANALISI
02 Settembre 2017 - 18:16
Gianni Fava (al centro) durante il sit-in
VIADANA (TORRE D'OGLIO) - «L’unica soluzione tecnicamente possibile per evitare lunghi periodi di chiusura del ponte di barche è realizzare uno sbarramento mobile a valle del fiume, che permetta di mantenere un livello costante dell’acqua. Se la Provincia di Mantova non è in grado di farlo, chiederemo che faccia un passo indietro lasciando il compito all’Aipo. Come Regione siamo disponibili a mettere più di 500mila euro», così ha spiegato l’assessore regionale Gianni Fava sabato 2 settembre al sit-in organizzato dalla Lega, senza bandiere di partito, presso il ponte in chiatte riaperto giovedì dopo 97 giorni di chiusura. Mentre transitavano parecchie auto e molti ciclisti e cicloturisti, i rappresentanti delle istituzioni locali e i cittadini hanno avuto modo di confrontarsi, puntando il dito contro la Provincia, non solo per la ristrutturazione del ponte datata 2010 ma anche per i progetti attuali che convincono poco, come quello di sostituire le chiatte in cemento con altre in acciaio.
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