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CASALMAGGIORE

Piano urbano del traffico, sì a maggioranza: Listone e Cnc non votano

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

30 Agosto 2017 - 11:45

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CASALMAGGIORE - Previsioni rispettate. Il Consiglio comunale di martedì 29 giugno ha approvato in via definitiva, a maggioranza, il nuovo Piano Urbano del traffico. Il consigliere del gruppo di minoranza de 'Il Listone'  Giovanni Vitolo ha abbandonato la seduta ancor prima che si aprisse la discussione sul punto motivando l'opposizione della lista al Piano. I rappresentanti dell'altra minoranza di 'Casalmaggiore la nostra Casa', Pierluigi Pasotto e Mirca Papetti, dopo aver pazientemente atteso di esporre le ragioni della loro contrarietà, hanno abbandonato l'aula senza partecipare al voto per segnare politicamente la distanza da un documento "non condiviso". Orlando Ferroni (Forza Italia) è rimasto ma ha votato no. La vigilia era stata carica di tensione e la seduta si è mantenuta sulla falsariga. Davvero tanto il pubblico, con i posti in sala consiliare esauriti al punto che parecchi hanno dovuto seguire la seduta in piedi dai corridoi laterali: il richiamo di comitati, associazioni e privati cittadini, e il dibattito sviluppatosi in città, evidentemente hanno avuto effetto. Anche se l'estenuante lunghezza della discussione, cominciata alle 20 e conclusa alle 2.23 di mercoledì 30 agosto, ha di fatto scoraggiato la maggiorparte dei presenti (che annoiati a più riprese hanno manifestato malumore) i quali, alla spicciolata, tranne un gruppetto di coraggiosi o di 'insonni', ha abbandonato il municipio. Con un intervento di tre ore e 52 minuti il capogruppo di maggioranza Pierfrancesco Ruberti, presidente della commissione urbanistica nella quale il Put ha visto la luce, ha battuto ogni record storico passando in esame tutti verbali della commissione e tutte le osservazioni pervenute, tavola per tavola. Alle 23.17 il capogruppo di Cnc Pasotto, che già diverse volte aveva dato segnali di irritazione per quella che gli è apparsa una tattica ostruzionistica della maggioranza, è sbottato: "Questa presentazione così dettagliata non è stata fatta in commissione e la facciamo qui? Allora sarebbe stato meglio un incontro pubblico con la cittadinanza che invece non avete voluto fare. Ha fatto bene il Listone ad andare via". Più tardi, nella dichiarazione di voto, ha aggiunto: "Restare è stato un erore che non si ripeterà più. Mi sono sentito preso in giro". Accuse respinte dal sindaco Filippo Bongiovanni: "Le osservazioni vanno presentate tutte con relative controdeduzioni come si fa con il Piano di governo del territorio".

Al di là delle questioni metodologiche, veniamo alla sostanza: in sintesi la maggioranza ha mantenuto la previsione del prolungamento di via Marconi nel parco di via Trento e del parcheggio (ampliato rispetto all'esistente, ma dimezzato rispetto alla prima bozza del Put), sottolineando che si perderebbero solo 200 metri quadrati di verde su 7000. Accolte quasi in toto le osservazioni su piazza Turati: non ci saranno parcheggi, si cambierà la pavimentazione, sono previsti piantoncini rimovibili per pedonalizare la maggior parte della superficie, ma resterà aperto al passaggio delle auto un corridoio da piazza Garibaldi  a via del Lino. Il doppio senso di marcia in via Favagrossa resterà, così come la rotatoria davanti al duomo e l'inversione di marcia in via Veneto e via Zuccari. Sensi invertiti anche in parte di via Cairoli e via Porzio. Accolte le osservazioni sul riordino dell'ingresso di via Marconi in piazza Garibaldi, reso più sicuro con un nuovo passaggio per i pedoni davanti all'edicola. Rispetto alla bozza, riconoscendo lespariranno le Ztl in via Baldesio e via Pozzi . Resterà anche l'isola a rotatoria con posteggi in via Saffi, con un'aiuola spartitraffico al termine della discesa di via Bruno per calmierare la velocità delle auto. Inseriti, come da richieste, una trentina di passaggi pedonali rialzati (ma non attorno al 'listone', dove non sarà introdotto il limite dei 20 kmh): molte delle ciclabili proposte dal comitato Slow Town non sono state inserite perché, a parere della maggioranza, avrebbero fatto perdere troppi stalli di sosta davanti ad abitazioni, uffici e negozi. "Casalmaggiore è una città antica, le strade sono strette, non c'è lo spazio", ha chiosato il sindaco, aggiungendo: "Nella zona nuova di via Paul Harris siamo riusciti a prevedere doppio senso di marcia, posteggi e pista ciclabile. Sul 'nuovo' intervenire è più facile".

A più riprese il vicesindaco Leoni, Ruberti e Bongiovanni hanno sotttolineato che il Piano urbano del traffico non è uno strumento esecutivo, che è comunque digitalizzato su supporto informatico e facilmente modificabile dai futuri amministratori.

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