L'ANALISI
27 Giugno 2017 - 12:11
Alcuni dei facchini sul tetto della Composad
VIADANA - Sono ancora sul tetto della Composad, martedì 27 giugno, gli operai della Viadana Facchini che stanno protestando contro i sistemi di assunzione della cooperativa 3L a seguito dell'ultimo accordo non firmato dal sindacato Adl Cobas. I facchini non sembrano intenzionati a scendere, ma al momento pare non ci sia l'intenzione di mettere in campo azioni di forza per farli desistere. Troppo pericoloso, il rischio è che qualcuno, se si dovesse ripetere la 'calata' sul condotto dell'aria esterno vista ieri mattina, si faccia male seriamente. Il blocco al cancello della ditta nel frattempo è stato tolto e l'attività procede regolarmente sotto lo sguardo vigile delle forze dell'ordine stamane presenti in buon numero. E' stata prima annunciata per le 12.30, e poi annullata, una riunione in piazza dei dipendenti delle altre società del Gruppo Mauro Saviola in solidarietà con i lavoratori diretti della Composad, costretti all'inattività dai blocchi dei facchini. Lunedì 26 giugno i momenti più drammatici si sono vissuti nel primo pomeriggio, quando la polizia in tenuta antisommossa ha tentato di smobilitare il presidio dei Cobas (tre feriti leggeri) e poi quando un contro-corteo dei dipendenti Saviola, con in testa i dirigenti, si è diretto in quella direzione. Per evitare il contatto tra i due gruppi i poliziotti hanno sparato dei lacrimogeni: anche in questo caso si sono registrati quattro contusi. L'intervento del sindaco ha convinto dipendenti e dirigenti del Gruppo a togliere dalle strade i mezzi pesanti dell'azienda che, in contemporanea al corteo confluito davanti alla Composad, avevano bloccato il traffico cittadino.
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