L'ANALISI
24 Maggio 2017 - 08:55
Il primario Franco Aversa e Rosetta Lice
SABBIONETA - «Ora davanti a me ho solo tanta vita e la voglia di mettermi al servizio di chi soffre per la malattia». Sprizza energia da tutti i pori nonostante un lungo percorso (ancora non terminato) nel corso del quale ha affrontato nel migliore dei modi il linfoma di Hodgkin, malattia che si ritiene derivi dai globuli bianchi del tipo linfocitico. Rosetta Lice, 38 anni, mamma di una 18enne e di un 15enne, è un esempio di donna forte e coraggiosa che ha vissuto un’esperienza terribile con la leggerezza di chi non perde mai la fiducia. «Ringrazio questa malattia che mi ha cambiato la vita in senso positivo. Non mi sono mai considerata ‘malata’ e ho proibito ai miei famigliari di definirmi tale». In questo cammino è stata accompagnata da tantissime persone che ha voluto ringraziare con una cena offerta al ristorante. Presenti anche il primario Franco Aversa e i suoi collaboratori.
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