L'ANALISI
17 Marzo 2017 - 20:11
VIADANA - Inaugurazione, domenica 26 marzo alle 17.30 della mostra dedicata a Alberto Rizzi con l’intervento critico di Vittorio Sgarbi. Nella galleria civica d’arte contemporanea si presentano al pubblico le opere del dosolese scomparso nel 2003.
La mostra riguarda essenzialmente gli ultimi due periodi del fare arte di Rizzi, un viaggio a ritroso partendo dalle opere dell’ultima serie intitolata Piazza Duomo e dalla precedente chiamata Memoria Memoriae.
Dalle sue opere si deducono rimandi a una cultura artistica solida, con riferimenti all’arte figurativa rinascimentale appresa durante gli studi accademici e durante la frequentazione degli ambienti artistici fiorentini, testimoniata peraltro dall’alta qualità tecnica delle rappresentazioni, oltre a una grande padronanza del mestiere e all’indubbia conoscenza dell’arte dell’estremo oriente.
Le opere risultano velate da un alone di nebbia, fisica o metafisica, in grado di regalare una sensazione di impalpabilità e trasfigurazione della realtà, come se l’artista rievocasse un ricordo, Memoria Memoriae appunto. I ricordi si basano su elementi fisici riconoscibili, comuni e conosciuti ai più. Vengono però filtrati, velati da un alone che li rende lontani, astratti, con colori progressivamente meno vividi e netti seppur legati da una coerenza stilistica d’insieme. Una specie di gioco di ombre sempre più stilizzate e zen, in una modalità quasi orientaleggiante.
Negli ultimi periodi di attività, Rizzi ha rivolto la sua attenzione a soggetti sempre più metropolitani, a partire da immagini fotografiche scattate in momenti di quotidianità a Piazza Duomo a Milano, sua città di adozione.
La tendenza a interiorizzare ed elaborare in modo metafisico le immagini permane anche in questa serie, rendendo un reportage figurativo di momenti di vita routinaria una sorta di esperienza comune, una fusione tra l’autore ed i personaggi ritratti resa tramite la riduzione di nitidezza dei confini degli stessi corpi, a testimoniare la mescolanza dei segreti e delle esperienze di ognuno di loro.
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