L'ANALISI
02 Marzo 2017 - 08:41
CINGIA DE' BOTTI - Con la buona volontà e uno spirito costruttivo da parte di tutti, la parola integrazione può essere concretizzata e diventare un esempio virtuoso. È quel che accade da tempo alla Fondazione ‘Elisabetta Germani’ di Cingia de’ Botti, che ospita in modo coinvolgente otto ragazzi provenienti dal Mali, selezionati dalla Caritas di Cremona: Zanke Macalou, Toure Sekou, Traore Nacou, Modibo Sissoko, Harouna Coulibaly, Sissoko Gaya, Bakary Diaby e Koita Mamadou. «Vogliamo presentare questa esperienza ‘controcorrente’ per condividere positività», esordisce il direttore della Fondazione Marina Generali. I giovani — età dai 19 ai 27 anni —, collaborano nell’accompagnare gli ospiti e aiutano nelle manutenzioni, «dopo aver svolto un corso sulla sicurezza», sottolinea il geometra Matteo Braga dell’ufficio tecnico, affiancato da Stefania Bergogni dell’economato. E danno una mano anche al Comune in alcuni lavoretti.
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