L'ANALISI
28 Febbraio 2017 - 09:21
SABBIONETA (Mezzana Sant’Antonio) - Chicchi di mais, frutta (soprattutto mele), carote e finocchi: tutte esche avvelenate che stanno provocando un’autentica strage di animali selvatici ma anche domestici in tutto il circondario del Viadanese-sabbionetano. L’allarme è lanciato dai cacciatori che da diverse settimane notano decine di carcasse di lepri, fagiani, anatre e altri animali che popolano le nostre campagne. A quanto si apprende, il prodotto utilizzato è un veleno che i Nas hanno ritirato dal commercio per la pericolosità delle sostanze contenute ma che è ancora reperibile su internet: chi lo acquista on line lo utilizza senza alcuno scrupolo senza pensare alle disastrose conseguenze. L’ipotesi più accreditata è che qualche agricoltore per difendere le proprie coltivazioni dalle incursioni delle nutrie sparga le esche avvelenate nel perimetro delle coltivazioni stesse, senza tenere conto che in aperta campagna vagano diverse specie animali che niente hanno a che vedere con il flagello dei grandi roditori.
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