L'ANALISI
22 Febbraio 2017 - 08:35
Il tribunale di Mantova
VIADANA - Espiare la pena inflitta dal giudice lavorando gratuitamente per il Comune, occupandosi di attività di pubblica utilità. Lo faranno nei prossimi mesi tre persone che, dopo una condanna subita presso il tribunale di Mantova, avranno la possibilità, tramite la Cooperativa Sociale Acquario della città virgiliana, di dare un contributo alla comunità viadanese in base a una convenzione siglata tra le parti nel 2015, all’epoca in cui l’amministrazione locale era retta dal commissario prefettizio.
Un 32enne di Viadana dovrà svolgere lavori utili per 252 ore complessive, suddivise in sei ore la settimana, nell’ambito dell’area tecnica del Comune: sarà utilizzato per la manutenzione dei giardini pubblici, compresa la raccolta in queste aree dei rifiuti abbandonati, lo sfalcio dell’erba e la sistemazione dei vialetti pedonali. Stessi incarichi per un 51enne residente a Pomponesco, che espierà la pena con 210 ore complessive, suddivise in sei ore la settimana, di lavori di pubblica utilità. Occupazione diversa, invece, per il terzo del gruppo, un 38enne di Viadana al quale il tribunale di Mantova ha permesso di commutare la pena in 30 ore di lavoro presso gli uffici comunali: per cinque settimane s’occuperà di predisposizioni spedizioni atti, compilazione database e sistemazione archivio.
Se il lavoro di pubblica utilità sarà svolto in maniera positiva, il giudice fisserà un’udienza per dichiarare estinto il reato che ha portato alla pena.
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