L'ANALISI
25 Ottobre 2016 - 08:38
Pietro Ghizzardi con Franco Mora
VIADANA - Il prossimo 8 dicembre saranno passati trent’anni esatti dalla scomparsa di , avvenuta nel 1986, pittore riconosciuto a livello internazionale come uno degli esponenti più rinomati dell’arte naïf. Pur essendo nato a Corte Pavesina e aver vissuto a Cogozzo, oggi è il paese di Boretto, dove l’artista si trasferì, a ricordarlo e celebrarlo con una serie d’eventi che inizieranno sabato 29 ottobre con l’inaugurazione, alle 17, della mostra ‘Mi faceva suo richordo tutto-30 anni senza Ghizzardi. 30 anni di Ghizzardi’ allo Spazio Arte Prospettiva 16. Ci saranno poi gite in motovane sul Po alla scoperta dei luoghi ‘ghizzardiani’, proiezioni dei documentari della Rai con le interviste all’artista, la riedizione della biografia del pittore, un convivio con musica e infine, l’8 dicembre, l’evento conclusivo (informazioni 335.53 35 139). Il tutto organizzato dal Comune di Boretto in collaborazione con la Casa Museo Pietro Ghizzardi. E a Viadana? Nulla. La città sembra avere scordato il suo illustre concittadino che, anche quando si trasferì a Boretto, rimase sempre attaccato ai suoi luoghi tanto che nel 1981, su iniziativa di Franco Mora, decorò con altri pittori la fiancata del teatro Vittoria (il murale fu poi trasferito al MuVi). L’ultima mostra viadanese dedicata a Ghizzardi risale al 2007.
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