SOS ACQUA
22 Agosto 2016 - 11:09
Una pattuglia dei carabinieri di Viadana
VIADANA - Ha minacciato di togliersi la vita e i parenti, preoccupati non vedendolo tornare, hanno allertato i soccorsi. Sono stati i carabinieri della compagnia di Viadana, che dopo una trattativa hanno persuaso l’uomo a desistere dal suo gesto riuscendo a convincerlo a sottoporsi alle cure sanitarie, salvandogli la vita. L’episodio è accaduto domenica 21 agosto nel pomeriggio in una frazione viadanese (omettiamo le indicazioni a tutela della privacy). L’uomo avrebbe manifestato le intenzioni suicide dopo una crisi, forse scatenata da dissidi nati nell’ambito famigliare. In evidente stato di alterazione alcolica, il 63enne si è chiuso all’interno del proprio capannone artigianale. Ha quindi acceso il motore del furgone, collegando il tubo di scarico dei fumi con l’interno dell’abitacolo. La richiesta di soccorso partita dai famigliari, preoccupati per la prolungata assenza, ha fatto subito intervenire i carabinieri del comando di Viadana. In supporto è stato chiesto anche la presenza di una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento locale. Una volta sul posto, i carabinieri sono riusciti ad entrare nel locale e a spegnere il motore del furgone, facendo uscire l’uomo dall’abitacolo in modo da fargli respirare subito aria pulita. A questo punto è stato fatto intervenire del 118, che ha preso in carico l’uomo trasferendolo in ospedale per gli accertamenti clinici, ma non è grave. Non c’è stato bisogno dell’intervento dei vigili del fuoco.
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