L'ANALISI
06 Giugno 2016 - 19:51
Da sinistra, Baroni, Stucchi, Rossi, Malvezzi e Bettelini
CASALMAGGIORE - "Parte il cantiere per la gestione unica dei servizi sanitari e sociosanitari dell'area casalasca-viadanese. L'obiettivo è ambizioso, quello di mettere insieme due esperienze storicamente sinergiche ma che possono diventare ancora più efficienti. La professionalità dei nostri manager, del personale sanitario, medico e infermieristico delle strutture di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo mi fa dire che raggiungeremo certamente il traguardo". Lo ha detto Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, durante l'incontro all'ospedale Oglio Po sulla futura sperimentazione dell'area Casalaca-viadanese. "Non si tratta di realizzare una nuova ASST, ma di avviare un'esperienza nuova, che nasce dalla volontà di valorizzare un'area che già oggi - e da molto tempo ormai - ha relazioni strette da molti punti di vista. Questo implica che le aziende sanitarie di Cremona e Mantova, in collaborazione con la ATS, dialoghino tra loro e prevedano all'interno dei rispettivi piani operativi strategici un'area sperimentale, attinente al territorio di Viadana-Casalmaggiore, che preveda una gestione comune dal punto di vista organizzativo, finanziario e di erogazione dei servizi".
Malvezzi ha chiarito che "le nostre strutture sanitarie hanno già e devono continuare ad avere una loro precisa vocazione. L'accoglienza e la cura scrupolosa dei pazienti è certamente una peculiarità che accomuna i professionisti del nostro territorio. Nel tempo, la sperimentazione sull'area Viadana e Casalmaggiore può diventare un modello anche per altri territori regionali".
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