L'ANALISI
14 Maggio 2016 - 09:23
Il consigliere regionale Fiasconaro con Luca Daolio davanti alla sede di ‘Rfi’
CASALMAGGIORE — Luci e ombre sono uscite, mercoledì 11 maggio a Milano, dall’incontro di una delegazione del Movimento 5 Stelle formata dall’attivista di Casalmaggiore Luca Daolio e dal consigliere regionale Andrea Fiasconaro con alcuni funzionari di Rfi (Reti ferroviarie italiane) per discutere della situazione attuale e futura della stazione ferroviaria di Casalmaggiore.
«Devo dire — spiega Daolio — che funzionari e dirigenti di Rfi si sono mostrati moderatamente disponibili su almeno un paio di punti». C'è forse la possibilità di riattivare un bar in stazione.
«Da parte nostra — riferiscono Daolio e Fiasconaro — abbiamo ribadito a chiare lettere che la nostra stazione è un luogo da tutelare e salvaguardare».
«Si è chiarito che Rfi calcola, con una metodologia che ci lascia perplessi, il parametro di frequentazione della stazione in maniera piuttosto complessa, come media di vari indicatori: insomma, un numero prettamente teorico che non rende giustizia a quello che è il reale flusso di passeggeri giornaliero, che a nostro avviso va calcolato su arrivi e partenze e non solo sulle prime o sulle seconde. In definitiva — aggiunge Daolio — Rfi ha elaborato il parametro tramite la propria Direzione Strategie di Roma in un’ottica di contenimento dei costi, e non pare intenzionata a rivederlo. Chiaramente non condividiamo questa scelta. Sta di fatto che alcune centinaia di persone usufruiscono del servizio ogni giorno, come documentato dai grafici da noi forniti ed elaborati grazie all’iniziativa di monitoraggio periodico portata avanti con l’aiuto delle minoranze consiliari».
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