L'ANALISI
13 Maggio 2016 - 08:32
Il cimitero di Tornata
TORNATA — Qualcuno la chiama la ‘banda degli abbracci’, qualcun altro dei ‘finti parenti’. Fatto sta che, comunque la si voglia definire, è tornata in azione alcuni giorni fa nel nostro territorio, fortunatamente senza riuscire nel suo intento, grazie alla prontezza della vittima. Il tutto è avvenuto all’interno del cimitero di Tornata, sabato 7 maggio, sette minuti dopo mezzogiorno. All’interno della sua cappella di famiglia si trovava una signora, originaria del paese, intenta a sistemare i fiori delle tombe e a svolgere i consueti lavori di pulizia. Ad un certo punto la signora vede arrivare vicino a lei tre donne, di cui una particolarmente corpulenta. E già inizia ad insospettirsi. Una delle due le si avvicina e, con fare mellifluo, le dice ‘ma tu assomigli a mia mamma!’ e tenta di abbracciarla. La signora però mangia immediatamente la foglia e, memore degli articoli di giornale letti su vicende simili, capisce che le tre donne sono male intenzionate. Afferra subito la sua borsa, per difenderla, e riesce a respingere preventivamente il tentativo di sottrazione della stessa. All’esterno, a bordo di una Fiat Punto vecchio modello, color grigio perla, c’erano due uomini, complici delle tre donne. La signora di Tornata ha notato dei tentativi, falliti, di effrazione ai danni della sua auto.
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