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Bruno Barbieri, quel 'normale' chef stellato al Rotary

E' stato ospite martedì 22 marzo della riuscitissima conviviale del Rotary club Casalmaggiore-Viadana-Sabbioneta

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

23 Marzo 2016 - 10:35

Bruno Barbieri, quel 'normale' chef stellato al Rotary

Lo chef Bruno Barbieri e il presidente Massimo Mori

COLORNO – Bruno Barbieri, da cuoco stellato a stella della televisione, dove è giunto alla quinta conduzione del programma culto Masterchef, è una persona normalissima, che non si lascia condizionare dal successo e legata, come tutti, al quotidiano. Questa la descrizione che Barbieri ha dato di se stesso martedì 22 marzo durante la riuscitissima conviviale del Rotary club Casalmaggiore-Viadana-Sabbioneta, presieduto dal dinamico Massimo Mori, svoltasi all’Antica Grancia Benedettina di Sanguigna di Colorno. Serata da tutto esaurito e che ha lasciato piacevolissime sensazioni nella “bella gente” (così l’ha definita Barbieri, che ha più volte ringraziato per l’invito) che non ha voluto mancare l’appuntamento, uno dei più attesi della stagione. L’ospite si è dimostrata persona cordialissima, molto disponibile con tutti, e specialmente con i giovani (tanti i rotaractiani), non lesinando pose per foto e selfie, firmando con dedica il suo libro. Tornando al suo intervento e alle risposte alle molte domande che gli sono state rivolte, lo chef emiliano ha ricordato la propria scelta, contrastata dalla famiglia, di frequentare l’istituto alberghiero, ha consigliato agli aspiranti cuochi tanto studio e gavetta perché è una strada molto dura e pochi ce la fanno. Ha poi rivendicato il valore dell’Italia in tutti i campi, dall’arte alla cucina, vantando sopra ogni cosa la qualità delle materie prime che qui si producono. “Chi studia da chef, prima di fare esperienza all’estero, dovrebbe fermarsi almeno i primi 15 anni in Italia”. Riflettendo sull’esperienza televisiva, il maestro dei fornelli si è dimostrato persona pragmatica e con i piedi ben piantati per terra: “Io vivo come una persona normale, prendo il treno, faccio le cose della vita di tutti. Un giorno il successo finirà e devi essere pronto ad andare avanti comunque”.

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